Motori ausiliari per ciclomotori Circolare Ministero dei trasporti 27/6/1985
A questa Sede è stato posto il seguente quesito: “quali siano gli elementi che differenziano il motore ausiliario per ciclomotori, soggetto ad omologazione, dai motori per ciclomotori, non soggetti ad omologazione”.
Nel merito si fa osservare che, al limite, tra i due motori potrebbe non sussistere differenza tranne nella particolarità che, un motore ausiliario per essere considerato tale deve potersi montare su una bicicletta “normale” senza alterarne sostanzialmente la “normalità” specie nella sua pedalabilità.
A tal fine all’atto della omologazione del motore ausiliario dovrà essere presentato oltre al motore stesso, anche un velocipede “normale” ed un uguale velocipede con motore montato, sul quale si possa controllare che il montaggio non abbia comportato trasformazioni e variazioni che alterino sostanzialmente la normalità del velocipede originario.
Di contro nulla vieta che un motore ausiliario – già omologato – possa essere montato su un ciclomotore di tipo tradizionale da sottoporre – quale veicolo – ad omologazione del tipo ai sensi dell’art. 53 del Codice della strada.