Non era il cellulare ma la scatola delle medicine

Mi hanno dato la multa perchè avevo nella mano sinistra una scatola delle medicine per prendere una pastiglia.
I vigili hanno scambiato questa scatola per il telefono e mi hanno multato nonostante abbia mostrato la scatola.
Anche al momento del fermo mi hanno detto di aver visto un telefono bianco in mano che stavo usando. A parte che non ho un telefono bianco e forse non esiste, ma vorrei sapere se posso fare ricorso. Sul verbale che io non ho voluto firmare, (ho ritirato solo il verbale firmato da loro) sul quale hanno scritto che telefonavo mentre ero alla guida e circolavo e guidavo non tenendo entrambi le mani sul volante, ma non hanno scritto che il telefono era bianco come io gli ho contestato.
Nella parte riservata alla mia contestazione hanno scritto “dichiara di avere una scatola delle medicine”. Cosa posso fare?

RISPOSTA

Per giurisprudenza ormai consolidata (si cita quanto stabilito da Corte di Cassazione Civile, sezione seconda – Sentenza n. 22224 del 20/10/2009, in tema di violazione di cui all’articolo 173, codice della strada, per uso di apparecchio telefonico durante la marcia):
“in tema di sanzioni amministrative, il verbale di accertamento dell’infrazione fa piena prova, fino a querela di falso, con riguardo ai fatti attestati dal pubblico ufficiale come avvenuti in sua presenza e conosciuti senza alcun margine di apprezzamento, oppure da lui compiuti, nonchè riguardo alla provenienza del documento dallo stesso pubblico ufficiale ed alle dichiarazioni delle parti.
Non può essere, invece, attribuita la fede privilegiata nè ai giudizi valutativi, nè alla menzione di quelle circostanze relative ai fatti avvenuti in presenza del pubblico ufficiale che possono risolversi in suoi apprezzamenti personali, perchè mediati attraverso l’occasionale percezione sensoriale di accadimenti che si svolgono così repentinamente da non potersi verificare e controllare secondo un metro obiettivo o in ipotesi limite per svista (v. utilmente Cass. 17106/02).
Inoltre il verbale, anche quando non è assistito da fede privilegiata, non è tuttavia privo di efficacia probatoria, dovendo il giudice di merito prenderlo comunque in esame e, facendo uso dei poteri discrezionali di apprezzamento della prova che la legge gli attribuisce, valutarlo nel complesso delle risultanze processuali (v. in tema Cass. 9919/06)”.
Il ricorso avverso verbale di accertamento di violazione alle norme del c.d.s. è, ovviamente, sempre possibile: nel caso oggetto del quesito, la parte ricorrente deve dimostrare che vi sono dubbi sulla sicura percezione dell’uso del telefonino da parte del ricorrente, in quanto si tratta di circostanza relativa a fatti, i quali, in ragione delle loro modalità di accertamento repentino, non si siano potuti verificare e controllare secondo un metro sufficientemente obbiettivo e, pertanto, abbiano potuto dar luogo ad una percezione sensoriale implicante margini di apprezzamento, come nell’ipotesi di quanto attestato dal pubblico ufficiale, concerna non la percezione di una realtà statica (come la descrizione dello stato dei luoghi, senza oggetto in movimento), bensì l’indicazione di un corpo o di un oggetto in movimento, con riguardo allo spazio che cade sotto la percezione visiva del verbalizzante (Cass. 10.04.1999 n. 3522).
In poche parole, la parte ricorrente deve eccepire che gli agenti accertatori, al momento dell’accertamento della violazione, si trovavano in una posizione che non poteva assolutamente permettere una chiara visione che il conducente stesse facendo uso del cellulare o di qualcos’altro (perché, ad esempio, gli agenti si trovavano sul lato destro del veicolo e quindi non potevano vedere cosa il conducente tenesse con la mano sinistra). E’ importante produrre in giudizio la scatola di medicinali che si assume essere stata utilizzata, dimostrando che gli agenti accertatori, dalla loro posizione, non potevano distinguere la differenza tra un telefono cellulare e la scatola di medicinali, che ha una grandezza analoga, e che potrebbe essere confusa con un telefono cellulare: a vantaggio di tale tesi sta proprio il fatto che nelle dichiarazioni è stato scritto che il trasgressore aveva una scatola di medicine; a svantaggio, invece, sta la difficoltà di dimostrare che mentre guidava, il conducente stava maneggiando una scatola di medicinali, specificando le motivazioni di tale utilizzo (la necessità di prendere una pastiglia), e non invece un telefono cellulare.
Effettivamente, sarebbe stato importante che sul verbale gli agenti avessero scritto che si trattava di un cellulare di colore bianco: tale informazione può, comunque, essere utilizzata in sede di ricorso, eccependo che la scatola di medicinali, di colore bianco, è stata confusa con un cellulare, che gli agenti hanno dichiarato di vedere di colore bianco.

dott. MASSAVELLI Marco
Gennaio 2010

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