Terrorismo: la Polizia Municipale in trincea
Come in una lenta agonia, lo stillicidio del terrorismo miete le sue vittime: non abbassano la guardia, non demordono, la folle esaltazione allucinata di queste persone che poggia su vite vuote, stracciate, trova riempimento nel pensare ad postumo ed impossibile onore che nessun Dio potrà mai riconoscergli! E’ facile per quei pazzi che vogliono prendersi la civiltà in nome di Allah manipolare menti vuote che vivono su corpi di falliti, fargli credere che potranno riscattarsi. Non è così!
Solo quel manipolo di senza Dio non lo comprende e continua ad andare nelle strade, le piazze, tra la gente a mietere terrore. E lì, nelle strade, le piazze, tra la gente ci sono coloro che del vivere la città e proteggerla ne fanno la loro professione: la Polizia Municipale…
Che se ne dica, che se ne vuol far credere, la Polizia Locale è sempre in prima linea, è sempre per strada e non solo per la circolazione stradale: è POLIZIA della città, è riconscibile, da essi ci si aspetta aiuto… per ogni cosa accada…
Anche in Francia, anche a Nizza il 14 luglio 2016 c’era la Polizia Municipale per le strade!
Solo 24 ore prima presidente del consiglio regionale che comprende Nizza, Christian Estrosi al capo dell’Eliseo scrive, tra le altre cose: “La polizia municipale deve essere dotata come le forze dell’ordine”, aggiungendo, “perché possa proteggersi.”
Dopo alcune ore a Nizza, un uomo iniziava la sua folle corsa con un camion sulla folla: un UOMO, che il presidente francese definisce solo “poliziotto”, a bordo di uno scooter lo ha immediatamente intercettato, affiancato e cercato di fermare ma è stato colpito e travolto da colui che toglierà successivamente la vita ad oltre 80 persone.
Quel “poliziotto” era semplicemente un poliziotto municipale…
A lui come a tutti coloro che indossano un’uniforme e per essa si sacrificano, dobbiamo essere riconoscenti.
E’ vero che è il loro lavoro ma questo non è necessariamente sacrificarsi alla morte!
E se in Francia vengono richiesti mezzi in aiuto alla Polizia Locale che nella loro organizzazione è posta in modo primario, se non assoluto, rispetto alla sicurezza della città, in Italia viene tenuta come una Cenerentola.
La curiosità di chi scrive non potrà mai essere soddisfatta almeno in questo: quanti cittadini sono consapevoli che la Polizia Locale in Italia ferma normalmente pregiudicati e li lascia andare non potendo sapere che sono ricercati, semplicemente perchè non hanno accesso alla Banca Dati SDI? Quanti cittadini onesti che ora ne vengono ora a conoscenza si risentono di questo? e quanti di questi si ribellano a questa assurda mancanza?
Ho fatto un esempio banale, ne potrei fare a centinaia… basti pensare che sono 60.000 persone in Italia (un esercito!) dai quali si pretende, a seconda dell’abisogna, tutto e il contrario di tutto, senza mezzi e senza riconoscimenti… senza nulla…
Riflettiamo, stiamo vivendo un momento terribilmente delicato, la Polizia Municipale è lì, in strada, dove ciò che non dovrebbe accadere talvolta succede, a loro possiamo offrire un pensiero ed affetto (contrariamente a quanto alcune istituzioni hanno cercato di fare e qualcuno ancora si ostina a fare) e chiedere con loro che almeno i diritti minimi, di ogni lavoratore venga garantito, ad esempio:
- un contratto maturato dalla contrattazione;
- il riconoscimento della causa di servizio, al pari delle altre polizie;
- l’accesso a quei sistemi che aiutano a capitalizzare il lavoro di sicurezza che la Polizia Locale investe in favore della città e dei cittadini.
Voglio concludere con un pensiero alle vittime, ai loro famigliari, ai feriti, agli operatori di Polizia che sono intervenuti a Nizza ma anche a Parigi, a Bruxelles e dovunque sia accaduto: coraggio, il terrorismo mette le radici nell’ignoranza e nella paura che semina, combatterlo si può: tessiamo una rete di coraggio, amore, solidarietà .
Non limitiamo le possibilità di ciascuno a contribuire alla sicurezza di tutti, esortiamo le Istituzioni a muoversi con celerità verso soluzioni possibili che sono poi sotto i loro occhi.