Decreto 13/3/2002 Norme concernenti le catene da neve destinate all’impiego su veicoli della categoria M1
Decreto 13/3/2002 Norme concernenti le catene da neve destinate all’impiego su veicoli della categoria M1
Articolo 1
1. A decorrere dal 1° maggio 2002, le catene da neve destinate all’impiego su veicoli della categoria M1 devono essere conformi alla norma di unificazione a carattere definitivo tabella CUNA NC 178-01 (edizione luglio 2001) ovvero, in alternativa, ad equivalenti norme in vigore negli Stati membri dell’Unione europea e dei Paesi firmatari dell’Accordo sullo spazio economico europeo.
2. La rispondenza alle norme è attestata dal marchio di conformità apposto sulle catene in base alla norma UNI/CEI 70006 che introduce nella raccolta delle norme nazionali la norma internazionale ISO/IEC n. 28 che regola la certificazione e la marcatura dei prodotti industriali.
Articolo 2
VEICOLI STRADALI CUNA Dispositivi supplementari di aderenza per pneumatici di autovetture – NC 178-01 Requisiti di sicurezza e metodi di prova LUGLIO 2001 Road vehicles – Supplementary grip devices for tyres of passenger cars – Safety requirements and test methods SOMMARIO La norma stabilisce i requisiti di sicurezza e i relativi metodi di prova dei dispositivi supplementari di aderenza per pneumatici di autovetture. Essa può venir utilizzata per la certificazione di conformità RELAZIONI NAZIONALI = = RELAZIONI INTERNAZIONALI = = ORGANO COMPETENTE Commissione CUNA “Sperimentazione veicoli e componenti” APPROVAZIONE = = EDIZIONE PRECEDENTE GENNAIO 1999 CUNA Commissione Tecnica di Unificazione nell’Autoveicolo Corso Galileo Ferrans, 61 10128 TORINO Italia Riproduzione vietata Tutti i diritti sono riservati Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie microfilm o altro senza il consenso scritto della CUNA CUNA
1 | SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE | |
La presente norma stabilisce i requisiti di sicurezza e i relativi metodi di prova dei dispositivi supplementari di aderenza, comunemente denominati “catene” per pneumatici omologati secondo la vigente legislazione destinati al montaggio su ruote di autoveicoli di categoria internazionale M1 | ||
La presente norma è stata redatta in modo da poter essere utilizzata ai fini della certificazione di conformità delle catene. | ||
2 | RIFERIMENTI NORMATIVI | |
ISO 2081 | Metallic coatings – Electroplated coatings of zinc on iron or steel | |
ISO 2639 | Steel – Determination and verification of the effective depth of carburized and hardened cases | |
ISO 6507-1 | Metallic materials – Vickers hardness test – Part 1 Test method | |
3 | DEFINIZIONI | |
Dispositivo supplementare di aderenza (catena): dispositivo per l’aumento della trasmissione di potenza, in particolare su neve e ghiaccio, il cui impiego è adatto all’uso su lunghi percorsi. | ||
4 | PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE | |
4.1 | Le catene sono individuate dalle misure dei pneumatici cui sono destinate. Una catena può essere applicata su pneumatici aventi dimensioni differenti, purché rientrino nell’elenco fornito dal costruttore di cui in 7.1. | |
4.2 | Le catene, a parità di dimensioni nominali dei pneumatici, debbono poter essere applicate indipendentemente dalla scolpitura del battistrada, né debbono richiedere adattamenti al pneumatico stesso. | |
4.3 | Gli elementi della catena che concorrono alla aderenza debbono avere forma tale da realizzare una buona presa sulla neve e sul ghiaccio. Essi devono consentire un incremento di aderenza sia in senso longitudinale (spunti in salita, frenatura) sia in senso trasversale (tenuta in curva), onde garantire al veicolo sicurezza nella marcia su strade innevate o ghiacciate. | |
4.4 | L’ingombro trasversale addizionale della catena montana non deve essere superiore a 13 mm sul lato del pneumatico rivolto verso l’autovettura. | |
4.5 | Le catene devono essere costruite con appositi materiali, al fine di resistere alle sollecitazioni meccaniche e all’usura dovuta all’utilizzo. | |
4.6 | I vari elementi che costituiscono la catena: | |
– devono essere articolati tra loro in modo da permettere alla catena stessa di adattarsi al pneumatico nelle sue deformazioni durante il rotolamento, evitando quindi il rapido logorio di entrambi; | ||
– non devono, per la loro conformazione, provocare danneggiamenti al battistrada e ai fianchi del pneumatico, nei limiti di un normale utilizzo; | ||
– devono essere realizzati in maniera tale da evitare l’intasamento di neve compressa e di ghiaccio sugli elementi stessi; | ||
– devono presentare saldature eseguite a regola d’arte e senza bavature. | ||
4.7 | Per ragioni di sicurezza, durante la marcia deve essere garantita la tenuta del sistema di fissaggio e tensione della catena al pneumatico. Esso deve inoltre consentire l’applicazione e la rimozione della catena stessa in maniera sufficientemente agevole. | |
4.8 | La catena, durante la marcia alla velocità massima di 50 km/h, non deve danneggiare per urto le parti del veicolo, specialmente con terminali o altri elementi della catena stessa rimasti liberi o laschi. | |
5 | REQUISITI DI SICUREZZA | |
5.1 | Resistenza Meccanica | |
5.1.1 | La catena deve essere sottoposta alla prova di resistenza alla trazione descritta in 6.1.1. | |
5.1.2 | Le parti costituenti la catena devono resistere almeno alle seguenti forze: | |
– 5000 N, per componenti costituenti i dispositivi di aderenza al battistrada; | ||
– 4000 N, per la catena laterale di collegamento degli elementi di aderenza al battistrada; | ||
– 3000 N, per gli elementi di connessione posti sul lato del pneumatico rivolto verso il veicolo; | ||
– 1200 N, per i sistemi di agganciamento, con esclusione della maniglia. | ||
5.2 | Durezza | |
5.2.1 | La catena deve essere sottoposta a prova di durezza secondo ISO 6507-1. | |
5.2.2 | I componenti costituenti i dispositivi di aderenza al battistrada devono soddisfare i seguenti requisiti: | |
– durezza al cuore: 400 HV1 ± 100 HV1 | ||
– durezza in superficie: minimo 750 HV1 | ||
– profondità minima di cementazione per cui la durezza è inferiore a 550 HV1/15, verificata con il metodo descritto in ISO 2639: 5% del diametro del filo. | ||
5.3 | Protezione contro la corrosione | |
Sulle parti metalliche della catena deve essere prevista una zincatura galvanica con cromatizzazione per uno spessore minimo di 5 µm, accertato secondo quanto previsto dalla ISO 2081, oppure una protezione altrettanto valida. | ||
5.4 | Resistenza all’usura | |
5.4.1 | La catena deve essere sottoposta alla prova di usura descritta in 6.2.3. | |
5.4.2 | Le varie parti della catena devono resistere alla prova senza rompersi ed il pneumatico non deve presentare danneggiamenti. | |
5.5 | Aderenza al battistrada | |
5.5.1 | La catena deve essere sottoposta alla prova di sollevamento dinamico descritta in 6.2.2. | |
5.5.2 | I componenti della catena costituenti i dispositivi di aderenza al battistrada non devono sollevarsi dalla superficie del pneumatico più di 25 mm. | |
5.6 | Efficacia nell’utilizzo | |
Considerata l’elevata variabilità delle condizioni di utilizzo delle catene (potenza, tipo di trazione, ripartizione pesi e dimensione ruote dell’autovettura; condizioni ambientali e del fondo stradale), l’efficacia della catena viene misurata tramite comparazione con i risultati ottenuti con una catena campione. Le caratteristiche della catena campione sono riportate in Allegato A. | ||
5.6.1 | Prove di comparazione | |
La catena deve essere sottoposta alle prove di comparazione su fondo stradale ghiacciato descritte in 6.2.4 e alla prova di comparazione su fondo stradale innevato descritta in 6.2.5. | ||
5.6.2 | Validità della prova | |
Per ognuna delle prove citate in 5.6.1 lo scostamento tra una singola misurazione rispetto al valore medio ottenuto nella prova deve essere contenuto nel ± 20%, sia per la catena in prova sia per la catena campione. E’ concesso ripetere una volta le misurazioni che sono al di fuori di questo scostamento massimo. Qualora anche dopo tale ripetizione non sia rispettato lo scostamento massimo ammesso, la prova deve essere ripetuta completamente. | ||
5.6.3 | Superamento della prova | |
Per ognuna delle prove citate in 5.6.1 l’efficacia, cioè il rapporto percentuale tra il valor medio ottenuto con la catena in prova e il valor medio ottenuto con la catena campione, non deve essere inferiore al 70%. Inoltre la media dell’efficacia, calcolata su tutte le prove citate in 5.6.1, non deve essere inferiore all’80%. | ||
6 | METODI DI PROVA | |
6.1 | Prove da laboratorio | |
6.1.1 | Prova di resistenza alla trazione | |
6.1.1.1 | I componenti di aderenza al battistrada, la catena laterale di collegamento degli stessi e gli elementi di connessione posti sul lato del pneumatico rivolto verso l’autovettura devono essere sottoposti a trazione statica fino a rottura. I sistemi di agganciamento, con esclusione della maniglia, devono essere sottoposti a trazione statica fino al rilascio degli stessi. | |
6.1.1.2 | Nel caso di conformazione a rombi (o similare), il componente di aderenza al battistrada deve essere disposto nelle stesse condizioni in cui si trova quando è montato sul pneumatico. Esso dovrà quindi essere trazionato con apposita attrezzatura dotata di tre punti di fissaggio e con l’angolo indicato in Figura 1 compreso tra 70° e 130°. | |
6.1.1.3 | Tutti gli altri componenti della catena devono essere sottoposti alla prova di trazione in posizione coassiale all’asse di tiro della macchina di prova. | |
ALLEGATO A CATENA CAMPIONE – (normativo)
A.1 | Requisiti dimensionali | ||
A.1.1 | Gli anelli, cioè quegli elementi a forma pressoché ellittica che compongono la maglia della catena campione, devono essere a sezione quadrata di 3,7 mm di lato. | ||
A. 1.2 | L’asse maggiore degli anelli, misurato sul filo interno della sezione quadrata, deve essere di 12,5 mm. | ||
A.1.3 | La struttura delle maglie deve essere quella indicata in Figura 2. Il numero totale di rombi, cioè delle figure geometriche individuate da due lati di lunghezza a e due di lunghezza b, che si formano quando la catena è montata sul pneumatico deve essere 7. | ||
ALLEGATO B MARCHIO CUNA DI CONFORMITA’ – (normativo)