Rumeno senza patente e ubriaco aggredisce a morsi il vigile

Erano stati chiamati per rilevare l’incidente stradale che il cittadino di nazionalità rumena ha provocato così, quando la pattuglia di infortunistica stradale del XV Gruppo Cassia della Polizia Locale di Roma Capitale è arrivata sul posto, dopo aver accertato che non vi fossero feriti, ha sottoposto all’etilometro il conducente ella Meriva che, risultato positivo si è scagliato contro il Funzionario opponendo resistenza fino a prenderlo a morsi.

L’uomo, un senza fissa dimora, probabilmente ritenendo di farla franca ha preso a morsi l’Ufficiale che ha, nel contempo, dovuto difendere la malcapitata conducente dell’altro veicolo coinvolto.

Il rumeno ha finito la sua nottata presso la cella del VII Gruppo Appio ed è stato processato per direttissima, mentre il Funzionario di Polizia Locale è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale Villa San Pietro che lo ha refertato con una prima prognosi di 7 giorni ma, sicuramente dovrà sottoporsi alla profilassi prevista in questi casi.

L’OSPOL CSA, sindacato di categoria maggiormente rappresentativo, con un comunicato stampa ricorda che il “Parlamento Europeo già a febbraio 2018 ha raccomandato all’Italia di togliere le iniquità verso gli appartenenti alla Polizia Locale” ma che Comandanti, Sindaci, Prefetti, Segretari Comunali, Anci, Ministero dell’Interno, Governo rappresentanti al parlamento ben coscienti di ciò nulla fanno, utilizzando il personale delle Polizie Locali italiane al pari dei poliziotti, esponendoli ad aggressioni con conseguenze anche gravi mantenendo però gli agenti e ufficiali, uomini e donne della Polizia Locale nella veste di amministrativi in divisa.

Il CSA OSPOL conclude avvertendo che “si costituirà parte civile verso il cittadino straniero che ha aggredito il collega Iavazzo ma si costituirà anche verso Roma Capitale, basta: con le parole pretendiamo fatti. Forse Marco sarebbe stato aggredito e morso ugualmente anche se Roma avesse attivato la previdenza e assistenza integrativa ex art. 208 CdS (una tra le tante rivendicazioni), ma sicuramente sarebbe stato più tutelato e gratificato per il lavoro istituzionale che svolge. Così sarà per Marco, così sarà per tutti!”

 

 

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