Il 20 febbraio alle ore 2.50 mi è stato contestato il passaggio con semaforo rosso. Considerando che la velocità sostenuta era intorno ai 25 km/h, il manto stradale ricoperto di neve (circa 10 cm), la via percorsa era un corso a tre corsie per ogni senso di marcia separate da spartitraffico e controviali annessi e che la durata dell'arancione non mi ha permesso di fermare il mezzo in sicurezza prima della linea di arresto, ho ritenuto più sicuro procedere lentamente l'attraversamento che effettuare una brusca frenata che avrebbe modificato l'assetto della vettura. Come da voi affermato: "Nessuna normativa disciplina la durata del colore arancione di un impianto semaforico. Tuttavia, appare evidente che tale durata debba essere sufficiente per consentire un tempestivo arresto da parte dei veicoli prima dell'accensione della luce rossa, tenuto anche conto della tipologia della strada e della velocità in essa consentita". Posso fare ricorso dimostrando che il tempo intercorso tra l'arancione e il rosso non era sufficiente per un arresto o un attraversamento in sicurezza? Che esito potrebbe avere il ricorso (visto che in caso negativo la contravvenzione viene raddoppiata)? Grazie, Alessandro.

Le nostre risposte si basano, logicamente e non poteva essere altrimenti, sul dettato delle norme di circolazione stradale. Poi, ogni singola situazione che può avvenire sulla strada può essere osservata sotto mille sfaccettature e per entrare nel merito decisionale ci sono gli organi preposti : Prefetto (profilo amministrativo) G.d.P. o Magistratura (profilo penale). Questa introduzione si rende necessaria in quanto, in caso di presentazione di ricorso potrebbero essere presi in esame alcuni fatti oggettivi che rientrano nell’osservanza di norme anche non scritte (ad es. comportamento dei soggetti coinvolti, condizioni psicofisiche degli stessi, rispetto di norme di prudenza elementare, tener conto del comportamento imprudente altrui, situazioni atmosferiche del momento, condizione della situazione viaria, della tipologia dei luoghi, ecc.). In relazione a tali valutazioni, che potrebbero essere prese in esame, e non sono nostre, non siamo in grado di pronunciarci sull’esito di un eventuale ricorso.



 


 

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