Il 14/04/2004 feci un incidente, tamponando un'autovettura ferma al semaforo rosso. Chiamai i vigili urbani e l'ambulanza visto che il conducente dell'auto che avevo tamponato, pur non sembrando ferito, era scioccato (mi disse anche che aveva bisogno di assumere i suoi psicofarmaci che non aveva in quel momento). Nella mia dichiarazione ai vigili mi assunsi la colpa e pagai la multa per "velocità non adeguata alla situazione stradale" (o qualcosa di simile). Oggi, a distanza di oltre 1 anno e mezzo, mi giunge la citazione a giudizio da parte del giudice di pace per il reato penale di lesioni colpose (art 590 c.p.). come mi devo comportare?

Purtroppo lei è stato querelato dal tamponato e dovrà rivolgersi ad un avvocato per il procedimento penale che si è instaurato davanti al giudice penale. La situazione non è piacevole, anche perchè, pur in presenza di pene minime si è sempre di fronte ad un reato e, per la mia esperienza, questa condotta a volte rappresenta un mezzo, veramente esecrabile, per ottenere risarcimenti stragiudiziali sui quali non mi esprimo per non dire cose troppo pesanti. Vedrà che il suo avvocato saprà consigliarla per tentare una composizione della questione, anche perchè non vi è un interesse specifico in questi casi alla condanna, come invece accade ad esempio per le lesioni volontarie, per cui il querelante è incline a ritirare la querela se ha ottenuto ciò che in realtà voleva ottenere che, a mio giudizio, non è quasi mai la condanna del querelato, dato che la querela può essere sempre rimessa.

Giuseppe Carmagnini