Vorrei sottoporle una domanda relativa ad un ricorso per un verbale in una piazza in cui non sono mai stato.io guido abitualmente una macchina ancora intestata a mio fratello che riceve una multa per violazione dell'art. 146/3 con la seguente dicitura sull'accertamento di violazione ''il veicolo proseguiva la marcia sebbene la segnalazione dell'agente lo vietasse'' e '' la contestazione non è avvenuta in quanto l'agente era distante dal veicolo che transitava''. La multa riporta la targa corretta e solo l'indicazione della marca della macchina (ford). Il comune in cui è avvenuto il presunto fatto è Cariati (cs), io sono di Manfredonia (fg) e lavoro a bari. Il giorno della presunta notifica io ero a lavoro con la macchina. Nella notifica è specificato che il proprietario della macchina (mio fratello) ha 30 gg di tempo per dichiarare chi guidava la macchia in quel giorno e a quell'ora (io) per la decurtazione dei 6 punti previsti dalla sanzione. Domande:il ricorso può essere fatto solo dal proprietario della macchina (mio fratello) oppure c'è una procedura mediante la quale si può dichiarare che sono io l'utilizzatario della macchina e quindi posso procedere io al ricorso?se fa lui il ricorso e non viene accettato, si può dichiarare in un secondo momento che ero io alla guida in quei giorni, solo al fine della detrazione dei punti? Come riportato in precedenza, nell'accertamento della sanzione è scritto che la contestazione non è avvenuta in quanto l'agente era distante dal veicolo che transitava. Questo potrebbe fare ipotizzare ad un errore nella lettura della targa. Potrebbe essere utile farmi spedire una copia del verbale cartaceo? Qual'è la procedura? In ogni caso è sufficiente dimostrare che ero a lavoro ed apportare testimoni per avere delle buone possibilità di riuscita nel ricorso?

 

Dal quesito non si capisce con chiarezza se le sue affermazioni sono in linea difensiva, ovvero è certo che il veicolo non si potesse trovare nel luogo indicato nel verbale, nel giorno e nell'ora specificate dall'accertatore. Comunque, Lei non è legittimato a proporre il ricorso perchè non è destinatario dell'atto e a nulla rileva il fatto di esserne da tempo in possesso. Suo fratello dovrà, entro 30 gg dalla comunicazione, dichiarare chi fosse alla guida, ovvero proporre ricorso, eventualmente indicando Lei come testimone. Qualora però suo fratello indichi Lei come trasgressore, allora il verbale le sarà notificato e quindi, entro 60 giorni dalla notifica potrà presentare ricorso direttamente. Il legittimato a proporre ricorso può avere accesso agli atti e estrarne copia formulando richiesta in tal senso ai sensi della l. n 241/90 al Comando procedente. Lei, chiamato a testimone o direttamente se Le verrà notificato il verbale a seguito della comunicazione di Suo fratello, potrà dimostrare non tanto di essere stato in altro luogo, ma che il veicolo si trovava da un'altra parte al momento dell'accertamento. Infine, rispondendo ad una delle tante domande del quesito, il termine di 30 giorni per la comunicazione è perentorio e il ritardo comporta la decurtazione a carico di colui al quale l'atto è stato notificato, decurtazione che avverrà effettivamente dopo l'invio della comunicazione da parte dell'organo accertatore, entro 30 giorni da quando ha avuto conoscenza o dell'esito negativo del ricorso eventualmente presentato, o del pagamento della sanzione, ovvero del decorso del termine per effettuare il pagamento o presentare il ricorso.

Giuseppe Carmagnini

 

 

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