Salve. Complimenti per tutto. la settimana scorsa torno a casa e trovo una bella multa per divieto di sosta in area regolamentata elevata il 23/04/04. controllo gli estremi dell'infrazione e ricordo l'episodio. Effettivamente quel giorno la mia auto si trovava in sosta in quell'area. mi ero allontanato dall'auto per un breve periodo (meno di 15 minuti), quando al mio ritorno notai il bravo ausiliario, taccuino alla mano, intento a scrivere il verbale. prontamente lo avvisai che andavo via e lui altrettanto prontamente mi assicurò di non avere ancora fatto la multa...per la precisione disse:"...appena in tempo...avevo solo scritto il numero di targa. Non si preoccupi, può andare tranquillo." Tant'è che non mi veniva consegnato alcun preavviso, nè avevo timore di nulla. Ma la multa è arrivata. Sono del parere che per dare contezza al mio ricorso servirebbe una dichiarazione resa dall'ausiliario stesso...altrimenti quali altri strumenti di tutela ho a disposizione per scongiurare l'infame gesto? in particolare, come faccio a dimostrare che quello che dico è la pura e semplice verità? posso querelare per truffa? Possibile che la sanzione elevata in simili circostanze (in cui sicuramente c'è stato l'errore nel riportare il verbale) sia esente da vizi? grazie.

La invito a leggere la risposta "non in seconda fila ma alla fermata dell'autobus" che è molto simile almeno per quanto riguarda il fatto che ha rilevare l'infrazione sia un ausiliario. Tra le altre cose il verbalizzante non le ha tolto delle opportunità che le vengono garantite dall'obbligo di contestazione immediata che ha omesso e al falso della mancata contestazione immediata.

Buscia

 


 

Statistiche web e counter web >