Buongiorno, innanzitutto porgo i complimenti per l'ottimo servizio reso con questo sito. I quesiti sono i seguenti. Esiste una strada. Su entrambi i lati della strada vi sono abitazioni. La mia famiglia risiede in una di queste. La strada è chiusa. Alla fine della strada vi è un fossato. Al di la' del fossato inizia un fondo agricolo. La strada è definita privata dai tecnici del comune. Su tale strada privata alcuni residenti hanno chiesto l'installazione di alcuni lampioni per ottenere l'illuminazione pubblica. 1) cio' determina o determinera' la trasformazione della strada da privata a pubblica? 2) un contadino ha acquistato oggi la proprietà del fondo al di la' del fossato alla fine della strada. Il contadino (che prima accedeva al suo fondo attraverso un altro passaggio) ha chiesto al comune l'autorizzazione a costruire un ponte (mai esistito prima) sul fossato alla fine della strada privata per dotarsi di passaggio per accedere, attraversando la strada privata, al nuovo fondo acquistato con macchine agricole. Il comune, senza aver avvisato i residenti della strada privata di nulla, nella persona del dirigente del settore edilizia privata, ha autorizzato la costruzione del ponte per collegare il nuovo fondo di proprietà del contadino che gli dara' accesso e passaggio sulla strada privata. 2) tale autorizzazione secondo voi è legittima o viziata? Si consideri anche l' ingiusto aggravio sulla servitù privata per i residenti. Grazie per la cortese attenzione. Distinti saluti.

 

La domanda non consente, così come è formulata, l'espressione di un parere univoco e la rinvio ad approfondire la tematica con un legale di fiducia, tenuto conto dell'entità dei danni che si potranno determinare. Una strada privata è e rimane tale se non muta la volontà dei proprietari o se non interviene un'esproprio o un accertamento giudiziario per intervenuta usucapione. Certo che la richiesta di posizionare i pali dell'illuminazione pubblica è uno dei passaggi che portano ad un cambio di servitù, così come lo è la richiesta di sgombero neve, o di pulizia della strada in genere. La strada, pur rimanendo ( per il momento ) privata sarà comunque assoggettata a " pubblico passaggio " ma credo sia già così; infatti non mi ha detto che la strada è chiusa da cancelli o catene, tanto è vero ( ma questo lo suppongo soltanto ) è che il portalettere, il medico di famiglia, amici e parenti dei residenti circolano già liberamente, senza chiedere permesso a nessuno. Circa la sua seconda domanda le rispondo che non è il Comune tenuto ad avvisare i confinanti, ne' deve chiedere loro l'autorizzazione, ma rilascia il provvedimento indicando chiaramente che " sono fatti salvi i diritti dei terzi ". E i terzi si devono opporre, nei modi previsti dalla legge, davanti al giudice. La proprietà privata è infatti regolata dal codice civile che demanda al proprietario ( o ad altro soggetto legittimato ) la tutela dei propri diritti in sede civile.

Ezio Bassani