In caso verbale di accertamento per violazione dell'art. 78 cds  è  possibile impugnare il verbale in quanto contraddittorio? Infatti il  verbale dice testualmente " il conducente è autorizzato a condurre il veicolo per la via più breve fino al luogo di residenza. Il veicolo potrà essere utilizzato fino a che non avrà superato con esito favorevole la prescritta prova". Non è chiaro quindi se si può o meno circolare. Ciò comporta nullità/illegittimità del verbale? Grazie

A seguito della violazione di una norma del C.d.S. che prevede il ritiro della carta di circolazione, l'organo di Polizia Stradale che contesta la violazione procede al ritiro materiale del documento, dandone atto nel verbale e redigendo altresì in permesso provvisorio di circolazione (qualora non sussitino motivi ostativi per la circolazione) al fine di consentire al conducente di raggiungere la località da lui indicata attraverso la strada più breve e per il tempo strettamente necessario per farlo. Una volta raggiunta la località indicata il veicolo NON potrà più essere posto in circolazione fino a quando non sarà sottoposto alla prescritta visita.
Si ritiene pertanto che la dicitura indicata nel verbale, qualora qui riportata fedelmente, sia attribuibile ad un mero errore di trascrizione (la dimenticanza della parola "non") e di per sè non parer plausibile un accoglimento di un eventuale ricorso basato esclusivamente su tale dimenticanza. Sarà comunque per Lei possibile rivolgersi alla cancelleria del Giudice di Pace competente al fine di avere eventuali delucidazioni.

Odello Ivano