ULTIM’ORA! Novità sulla Polizia Locale e il dovuto riconoscimento nell’ambito sicurezza italiana

A distanza di poco più di un anno, la delegazione italiana della Polizia Locale ritorna al Parlamento Europeo per chiedere il giusto riconoscimento del proprio ruolo centrale nella sicurezza cittadina. Solo in Italia infatti c’è una Polizia che a tutti gli effetti ha le stesse mansioni e doveri delle Forze di Polizia pur non facendone parte.

L’assurdità, riconosciuta dalla Commissione del Parlamento Europeo, vede appartenenti alla Polizia Locale esposti in prima linea ad affrontare la sicurezza in tutte le sue forme, conta feriti e morti per questo lavoro senza riconoscimento alcuno per i familiari superstiti, un esempio per tutti Michele Liguori deceduto a seguito delle inalazioni tossiche dovute alle indagini sulle ecomafie nel suo territorio.

Il Ministero dell’Interno nel febbraio 2018 aveva dato risposta alla nota inviata dal Parlamento europeo ma essa, redatta certamente da un diverso Governo ed in un diverso scenario, fa risaltare l’impossibilità all’equiparazione per problemi tecnici giuridici: lo sappiamo che manca la norma ma è questo ciò che chiede la Polizia Locale.

La commissione Petizioni dell’Eurocamera, secondo quanto reso noto dalla sua presidente Cecilia Wikstroem nell’incontro del 22 gennaio 2019, invierà nelle prossime settimane una lettera “molto franca” al governo e al Parlamento italiano chiedendo di porre rimedio alla “discrepanza” di trattamento attualmente esistente fra le forze di polizia ed esaminerà anche la possibilità d’inviare una delegazione in Italia per indagare sulla questione. Si tratta della seconda lettera spedita da Bruxelles a Roma nell’ultimo anno in seguito alle petizioni depositate fra il 2016 e il 2017 da CSA Dipartimento di polizia locale-Ospol e dall’assistente scelto della polizia locale di Viadana (Mantova) Piero Boldrini, ferito mentre era in servizio e trovatosi, come ha denunciato lui stesso, “senza tutele”.

Il CSA Dipartimento di polizia locale-OSPOL , afferma il segretario Lulli, “è determinata più che mai a portare avanti la battaglia affinché la polizia locale italiana sia riconosciuta forza di polizia a tutti gli effetti nel comparto di diritto pubblico” e prosegue “se il Governo Italiano continuasse ad ostinarsi a non ristabilire il ritorno del Diritto per questi tutori dell’ordine che dal 1986 sono stati abbandonati dalle istituzioni nazionali al loro destino, siamo pronti a proseguire la lotta con la mobilitazione dell’intera categoria”

Ricordiamo infatti, che il primo riferimento per i cittadini è sempre, che si voglia o meno, la polizia locale! ed è per questo che, come Associazione Vigile Amico, auspichiamo che l’attuale Governo prenda atto di questa grave discriminazione e finalmente vi ponga rimedio.

ULTIM’ORA: Il Segretario del CSA- OSPOL Lulli ci ha comunicato che il pomeriggio dello stesso 22 gennaio è giunto al sindacato, che ricordiamo ha fatto e rinnovato la petizione al Parlamento Europeo, una mail dalla segreteria del Sottosegretario al Ministero dell’Interno, On. Sibilia, nella quale scrivono: “…. Nell’intento di promuovere un percorso condiviso sulla riforma della Polizia Locale, si inviano informalmente due proposte di legge…”.

Dott.ssa Rosaria Buscia
Presidente Associazione Vigile Amico

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