Quando chi fa comunicazione è libero: Carlo Conti dal Festival di Sanremo ringrazia la Polizia Municipale

Quando oramai ogni speranza era persa la rete ammiraglia della tv di Stato, durante il programma più celebrato d’Italia ha avuto, grazie al bravissimo conduttore Carlo Conti, parole di stima anche per l’attività della Polizia Municipale per il lavoro svolto nei luoghi colpiti dal terremoto.

Sono molte le cose che vorrei scrivere ma la sintesi è necessaria e quindi rilevo solo un lato di questo utilissimo gesto: è fuori dubbio che Carlo Conti sia persona capace e intelligente ed ora è altrettanto evidente quanto sia scevro da legami politici e necessità di popolarità sulla pelle di chi lavora realmente in strada i quali, senza andare a descrivere situazioni di pericolo per se stessi, molto spesso devono raccogliere con faticoso dolore, lacrime di familiari e amici di persone coinvolte nei troppi incidenti stradali con esiti irreversibili…

Quei conduttori che continuano a rimestare notizie date in pasto in momenti particolari, da personaggi dubbi che per fortuna non indossano più l’uniforme che hanno dileggiato in tutti i modi, non si arrendono neanche davanti al souffè afflosciato prodotto dalle loro manovrate notizie alle quali danno credito solamente il pubblico alienato che si meritano…

Tra quel pubblico, sono certa, non ci sarà mai l’anziano sulla sedia a rotelle che qualche giorno fà, confuso nella richiesta da fare circa un suo problema burocratico è venuto presso il nostro Comando, lui non ci sarà perchè uscendo ha detto: ” tutte le volte che mi sono rivolto a voi ho trovato persone gentili che mi hanno saputo aiutare”.

Se solo sapeste quante persone, de visu, dimostrano solidarietà e fiducia nel nostro lavoro, se sapeste quante volte la Polizia Locale utilizza i propri strumenti personali per lavorare, quante volte è costretta a far mangiare a proprie spese i fermati e quanto altro ancora… e poi, un tipo che per fare due ore di spettacolo a cifre vertiginose, insieme a quattro leoni da tastiera nascosti (in modo sempre più labile) dietro improbabili nick name, gettano fango a più non posso!

L’handicap peggiore per la Polizia della città è la mancanza di un Comando Generale unico che la sovrasta e faccia rilevare il tanto bene che fa alla collettività, ha invece tanti sindaci quante sono le città ed i paesi italiani che la tirano per la giacchetta ,ora di qua ora di là, a seconda di quelli che sono i “progetti” politici prefissati.

Grazie Carlo Conti, questo piccolo gesto di riconoscenza che ha rivolto alla Polizia Locale può essere di grande aiuto per i cittadini. Ricordare che siamo la polizia delle nostre città, scoprire e rivalutare la nostra professione vuol dire riportare la guardia municipale a riferimento degli abitanti delle città. In un momento in cui non vi è più il controllo sociale (qualcuno si chiederà cosa sia: basti pensare a ciò che facevano gli anziani nei paesi e città dove, stando fuori alla porta controllavano l’aggirasi di estranei o semplicemente sgridavano bambini e adolescenti – e poi riferivano ai loro genitori – per azioni contro la città o contro la società), la Polizia Locale deve tornare ad essere coloro ai quali fare riferimento. La Polizia Locale ha oramai numerose specializzazioni, personale altamente qualificato e sfruttarlo in tal senso è utilissimo per la cittadinanza.

Mi rendo conto che il discorso è ampio e difficile da fare in poche righe ma una certezza vi è: conduttori liberi da ansia da prestazione e che non “vendono” se stessi possono fare la differenza, la possono fare per tutti!

PS: Signor Conti, un grazie bis le è dovuto dopo che ho sentito le sue dichiarazioni circa il compenso che ha percepito e che ha devoluto alla protezione civile, in particolare mi riferisco a quanto ha detto sulle tasse del suo compenso che sono state da lei sostenute volentieri perchè vanno a sostegno di coloro che lavorano per le istituzioni anche nei luoghi terremotati, questo conferma che il suo grazie è sincero fino in fondo! Bravo!!!!!

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