Un nuovo Comandante per Roma

Pochi giorni fa il Corpo Polizia Locale di Roma Capitale ha visto l’avvicendamento del Comandante Generale del Corpo.

Nell’estate del 2016 è stato nominato come  guida del Corpo il dottor Diego Porta, primo atto della sindaca appena insediata: sicuramente non poteva esserci scelta migliore.

Il Corpo della Polizia Locale di Roma usciva da un periodo tra i più bui ed era quindi necessario, se non indispensabile, che il timone di Comando fosse dato ad una persona che avesse, tra le sue peculiarità, proprio quelle di sapere far ritrovare a un Corpo così prestigioso, una unità e una identità minata nel suo profondo. Il dottor Porta è stato quindi il sorgere di un nuovo giorno nel quale abbiamo riposto tutte le preoccupazioni ma anche molte aspettative.

In quasi due anni dottor Porta  ha pazientemente ricucito i rapporti sindacali, fatto ritrovare la passione e la dedizione al lavoro agli appartenenti al Corpo, ha rimesso per così dire in carreggiata quello che era rimasto di una cannibalizzazione esterna patita dalla Polizia Locale di Roma.

Ora che, guarita nel corpo e rinfrancata nello spirito la PL ha ripreso il suo cammino, il testimone del comando viene passato ad un altro “pezzo forte” della Polizia Locale di Roma: il dottor Antonio Di Maggio, uomo che si è sempre distinto per essere in prima fila in tutte le battaglie più difficili attirando su di sé, quando ci sono stati, i malumori di chi tentava di sottrarsi alle regole della convivenza civile. Mentre scrivo mi vengono in mente non solo attività “operative” compiute ma anche e soprattutto, quelle fatte a tutela del Corpo forse anche più importanti di molte altre, volte al decoro e rispetto del Corpo e di tutti gli appartenenti che in esso si identificano. Immagino quante volte avrà convocato lui stesso coloro che si sono abbandonati, con incauta superficialità,  a diffamazioni sui social.

A questo punto non possiamo che augurare al dottor Porta di raccogliere ancora tantissima soddisfazione nell’attività importante  e basilare, non solo per la città di Roma, che è quella di Protezione Civile ben sapendo che la Polizia Locale, proprio per le peculiarità insite nel suo ruolo, lavoreranno ancora alla sua guida.

Nel contempo diamo un benvenuto al dottor Di Maggio, nuovo comandante del Corpo, sebbene nuovo lo sia solo in questa veste ma in realtà di grande esperienza nella polizia locale, in particolare di Roma, in relazione alle specifiche funzioni che essa svolge ma soprattutto a ciò che abbisogna alla città di Roma e a ciò che la Polizia Locale può fare di veramente efficace.

In questo pezzo non posso non riferire delle due note inviate dal comandante uscente, dottor Diego Porta e dal comandante appena nominato dottor Di Maggio: entrambe hanno toccato corde importanti.

Come non sottolineare quanto scrive il dottor Porta rispetto alle difficoltà che si incontrano nello svolgere l’attività di polizia locale in questa “unica amata e difficile città”: ciò che avviene nelle strade della capitale d’Italia, nella Roma Caput Mundi, è unico e solo chi conosce bene tutto ciò è capace di organizzare e gestirlo, è solo chi ama questa città e questa uniforme riesce a far dare il meglio dalla sua Polizia. E’ ancora vero dottor Porta che grazie a lei si è recuperato un clima di serenità che ormai si era perduto ed è vero anche che ha contribuito a riavviare un rapporto di rispetto e collaborazione con le rappresentanze sindacali, fondamentale per un cammino fruttuoso del PL.

Concludiamo, per iniziare un nuovo cammino, con il saluto del neo Comandante del Corpo, dottor Di Maggio: da ogni riga traspare inequivocabile quanta passione ripone in questa professione, quanto crede nel lavoro che svolgiamo, tanto che non solo si mette al nostro fianco, come sempre ha fatto, ma ci esorta a riconoscerci uniti nel uniforme e orgogliosi di ciò che facciamo, ricordandoci che continuerà a tutelarci da tutti gli attacchi diffamatori che non verranno mai assolutamente tollerati.

Giusto il ricordo dei colleghi che hanno perso la vita ma è stato un vero  piacere leggere il saluto rivolto ai colleghi che sono in quiescenza: nei Corpi di Polizia il senso di appartenenza va oltre al servizio attivo, si resta appartenenti per sempre, è così anche per la Polizia Locale!

Guardare al passato per ricostruire uno spirito di Corpo indispensabile per dare un servizio alla città, unica per la sua storia, affinché sia ciò che occorre ad essa ed ai suoi cittadini.

Buon lavoro dott. Di Maggio!

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