Napoli, blitz anti-terrorismo della Polizia Locale: arrestato ” Zidane “

A seguito di attività di iniziativa personale della Polizia Locale investigativa centrale coordinata dal capitano Giuseppe De Martino al termine di un lungo lavoro di intelligence con servizi di appostamento e pedinamento dinamico svolti in abiti civili a bordo di veicoli civetta, il 10 maggio 2018 la Polizia Locale di Napoli,  ha tratto in arresto AHMEDI Khemisti, cittadino 53enne di nazionalità algerina meglio noto come Zidane per la sua somiglianza all’ ex calciatore francese.

Avuta la notizia da una fonte confidenziale, confermate dalle pazienti indagini del nucleo investigativo della Polizia Locale, hanno portato ad accertare che AHMEDI Khemisti era dedito alla produzione e al traffico di documenti identificativi falsi intestati a cittadini extracomunitari: egli, attraverso una fitta rete di collaboratori riceveva le “commesse” nel dedalo di strade che confluiscono in Piazza Garibaldi a Napoli e sempre i quei luoghi consegnava il materiale contraffatto prodotto a Poggiomarino (Napoli). Proprio presso la villetta adibita a stamperia è stato colto in flagranza di reato qui sono stati rinvenuti centinaia di documenti falsi o rubati: titoli di viaggio e permessi di soggiorno per stranieri, codici fiscali, marche da bollo ma anche fototessere, timbri e sigilli di Stato, computer e stampanti laser a colori, tutto questo armamentario doveva servire a costruire identità legali per cittadini extracomunitari secondo un tariffario ben preciso che variava a seconda dei documenti da contraffare.

Dopo gli accertamenti di rito ” Zidane ”   è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Napoli – Secondigliano a disposizione del dottor Raimondi,  Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, territorialmente competente per per i comuni  dell’area Vesuviana.

Un plauso alla Polizia Locale investigativa centrale di Napoli che con passione e zelo apporta, con indagini come questa, un importante aiuto alla sicurezza dei cittadini essendo stato l’uomo incriminato per il reato di favoreggiamento aggravato di immigrazione clandestina con finalità di terrorismo.

 

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