Bollo auto addio: ora chi paga e cosa succederà

bollo auto storico2Come tutti sappiamo il pagamento del Bollo auto va effettuato ogni anno benchè molti siano ancori gli evasori e proprio a fronte di questa situazione pare che, con la prossima legge di stabilità, il Governo abbia in mente di abolirla.

Non credo però ci sia molto da esultare.

Come per il canone RAI per il quale la legge ha approvato l’esazione da parte delle società di energia elettrica anche la tassa automobilistica pare avrà notevoli cambiamenti, sembrerebbe infatti che si chiamerà TCA  – Tassa di Circolazione Autoveicoli – e si pagherà a secondo di quanto si è percorsa durante l’anno, la rete stradale italiana.  La tassa di circolazione avrà tariffe diverse proprorzionali alla circolazione e alle emissioni inquinanti del proprio veicolo, che andranno quindi ad incentivare l’uso del trasporto pubblico.

La domanda che a questo punto sorge spontanea è: come verranno calcolati i chilometri percorsi?

Sembrerebbe che tutti i veicoli, entro il 2018, dovranno avere installata la così detta “scatola nera” che, in modo automatico comunicherà i chilometri sin li percorsi e, nelle more che essa sia montata, dovrà essere effettuata l’autocertificazione al PRA – con le coneguenze penali previste per le attestazioni mendaci.

Nel frattempo però che tutto quanto sopra scritto si concretizzi si continuerà a pagare il bollo auto che però prevede esenzioni e sconti che molti non conoscono, vediamone qualcuna:

  • le auto ibride sono esentate dal bollo per i primi tre anni di vita in Lombardia, Campania, Lazio,Veneto ed Emilia Romagna e per cinque in Puglia e Basilicata.
  • Le auto a GPL sono esentate per i primi 5 anni dall’immatricolazione  in Lombardia, Basilicata, Liguria e Piemonte. E’ invece scontato del 75% chi ha la residenza in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto;
  • Sono esentati i disabili motori, sordomuti, non vedenti ed  i loro accompagnatori ovvero i familiari che li hanno a carico per auto e moto fino a 2.000 cc con motore a benzina e fino a 2.800 cc con motore a diesel;
  • le auto storiche dai 30 anni in su di vita tenendo però presente che se essa è circolante su strada pubblica si dovrà pagare una tassa forfettaria 28,40 euro per le auto e 11,36 euro per le moto.
     

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