Salve, ed innanzi tutto complimenti per la Vostra chiarezza e disponibilità. Il mio quesito riguarda la contestazione di un’infrazione di divieto di sosta con rimozione. La mia prima perplessità risiede tutta nel pannellino supplementare sotto il divieto di sosta che ne regola appunto l’applicazione. Su di esso è riportata la fascia oraria ed i giorni di applicazione (festivi) su di un foglietto di carta incollato con nastro adesivo senza alcun timbro o qualsivoglia riferimento ad ordinanze o quant’altro. La seconda perplessità riguarda la liceità della rimozione, in quanto non espressamente riportata sulla segnaletica stessa e in quanto il veicolo non costituiva intralcio, dato che nei giorni feriali secondo quanto riporta il segnale la sosta è consentita. Grazie in anticipo per la Vostra cortesia, Giuseppe.

Iniziamo con il descrivere la segnaletica verticale che ci hai trasmesso in allegato :

La tabella rotonda – figura II 75 – art. 120 – del D.P.R. n. 295 del 16.12.1992 – regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada – indica il DIVIETO DI FERMATA – tale segnale vieta la sosta e la fermata o comunque qualsiasi momentaneo arresto volontario del veicolo. In assenza di iscrizioni integrative il divieto è permanente. E’ sempre disposta la rimozione coatta del veicolo ;
Il pannello aggiuntivo – figura 5/a2 continua – del D.P.R. n. 295/1992 – FRECCIA SU – FRECCIA GIU’ – indica la continuazione del Divieto di Fermata su indicato;
Il pannello integrativo – figura II 3 art. 83 – del D.P.R. n. 295/1992 – indica il tempo di validità – giorni/ore/minuti – durante il quale vige la prescrizione. (l’unico rilievo negativo è che il pannello integrativo deve essere di metallo e non di carta come tu dici – sembra una segnaletica alla casereccia -).

Una eventuale rimozione effettuata durante il periodo di validità del segnale ha completa liceità.

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