Salve, vorrei contestare una multa che ho ricevuto in un'area con disco orario, in quanto: - mi è stato contestato dall'ausiliario il fatto che la mia sosta era consentita dalle ore 9.15 alle ore 10.15, nonostante fosse ben visibile sul cruscotto un foglio con impressa l'ora 10.20 - a spiegazione di questa multa l'ausiliario mi ha comunicato di aver notato che la mia auto era nello stesso parcheggio dalle ore 9.15 e, nella contravvenzione, mi ha indicato la cosa "disegnando" la posizione delle ruote, ma senza utilizzare un criterio oggettivo quale il metodo dei "gessetti", come fanno vostri colleghi in numerosi comuni d'Italia - infine, l'orario della contravvenzione era 10.25; io sapevo che c'è un margine di errore/tolleranza ammesso e pensavo fosse il quarto d'ora (la mia sosta doveva presumibilmente per l'ausiliario terminare alle 10.15 ....) Secondo voi ci sono gli estremi per parlare di un errore? Grazie

Quanto al metodo utilizzato per avere dei riferimenti postumi riguardo il posizionamento del veicolo lo schema è del tutto libero per cui ognuno adotta quello che ritiene più pratico. Per quanto riguarda invece il rilievo della permanenza non è chiaro cosa lei esponesse all'ora della contravvenzione. Comunque qual'ora lei abbia ecceduto anche di una manciata da minuti l'orario per il quale era autorizzato a sostare l'ausiliario aveva legittimamente titolo per poter elevare contravvenzione. In sede di opposizione davanti ad un Prefetto o meglio ad un Giudice di pace si può certo far rilevare la mancanza di sincronia tra l'orologio dell'accertatore e quanto esposto sul veicolo ma rimane tutto relegato al sindacato dell'organo adìto.

Alessandro Fortuna