Spett.le Vigileamico, questa mattina mia moglie è dovuta andare dalla pediatra per un problema di salute di nostro figlio di 11 mesi. Dopo aver cercato per diverso tempo un posto auto, non essendovi in zona parcheggi a pagamento, mia moglie è stata costretta a sostare in prossimità della fermata del bus (zona via conca d'oro a roma), lo stretto necessario per la visita pediatrica. Al ritorno sul parabrezza dell'auto una "ausiliare" ha verbalizzato l'infrazione indicando la somma da pagare e la sottrazione di due punti al proprietario della vettura (che non è la conducente). Dato che la visita necessaria per la saluta di mio figlio è documentata dal libretto sanitario timbrato e datato dalla pediatra, e poiché mia moglie è stata "costretta" a violare il codice della strada perché impossibilitata a parcheggiare legittimamente, per la tutela della salute del piccolo, è possibile a vostro avviso contestare la multa? Vi sono grato dell'attenzione che vorrete dedicare al mio quesito.

 

Una contestazione è sempre "contestabile", mentre il risultato positivo non sempre è scontato. Intanto occorre attendere il verbale, poi il proprietario deve comunicare al Comando il nome della moglie come conducente che, a questo punto, può effettuare il ricorso. La dimostrazione cartacea che la signora ha portato il figlio piccolo dal pediatra penso non sia sufficiente a dimostrare le cause di esclusione della responsabilità previste dall'articolo 4 della legge 689/81 ma, caso mai, una certificazione del pediatra che la visita era urgente e indifferibile. Poi il Giudice, per quanto sempre molto più dalla parte del cittadino che dell'autorità, potrebbe dire che la signora poteva prendere un taxi o un'ambulanza ecc.

Franco Simoncini