Mi trovavo in aeroporto a Bologna ed i parcheggi riservati agli invalidi erano occupati; ho parcheggiato dinanzi ad un segnale il quale recava la scritta riservato mezzi NCC con una freccia che indicava a destra, da notare che in suddetto spazio non vi erano strisce di nessun tipo tranne che alla destra (gialle) e alla sinistra della mia vettura blu. Mi veniva contestato un verbale dove si dice che esponeva tagliando invalidi senza che si potesse desumere il comune che lo aveva concesso e sostava nel parcheggio riservato NCC. Da notare che il mio tagliando non riporta la scritta del comune che me lo ha rilasciato ma si rileva a fatica sul timbro. Vi ringrazio della cortese richiesta di delucidazioni. In attesa di un Vs. cenno di riscontro distintamente Vi saluto. Paolo

L’art. 381 del D.P.R.  495 del 16.12.1992 – Regolamento di esecuzione e di attuazione al Codice della Strada  - D.Lgs.  285 del 30.04.1992 – rende possibile alle persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta di ottenere – previo accertamento medico-legale – di ottenere il cosiddetto “contrassegno invalidi” (uguale su tutto il territorio nazionale). Detto contrassegno può essere assegnato anche ai non vedenti ( a prescindere dal possesso di un autoveicolo o di una patente di guida ) art. 12 cm. 3 del D.P.R. 503 del 24.07.1996. Il Garante per la protezione dei dati personali con pronuncia del 19.01.1999 è intervenuto nel merito ravvisando una violazione alla normativa sulla privacy (legge 675 del 1996) che tutela il trattamento e la diffusione dei dati sensibili. Il Garante a questo proposito è stato chiaro ed il Legislatore ha provveduto a formulare un nuovo facsimile di contrassegno in cui le generalità del titolare non sono più visibili. Attraverso il numero di concessione, infatti, un vigile può effettuare tutti gli accertamenti del caso. Come vedi, finora, non si parla di Comune che ha rilasciato detta autorizzazione, in quanto la stessa ha validità su tutto il territorio nazionale. E’ però opportuno rammentare che il possesso di detto contrassegno consente alle persone disabili ed ai veicoli da esse utilizzati la circolazione in zone a traffico limitato, o addirittura sulle corsie preferenziali utilizzate dai mezzi pubblici o dai taxi ( 4 comma dell’art. 11 del D.P.R. nr. 503 del 24.07.1996 ) salvo che il Comune, per motivi di sicurezza od opportunità, non ne limiti il traffico con l’apposizione di apposita segnaletica orizzontale e verticale. Molto importante è quanto dispone il comma 5 dell’art. 11 del D.P.R. nr. 503 del 24.07.1996 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) …” nell’ambito dei parcheggi o delle attrezzature per la sosta, muniti di dispositivi di controllo della durata della sosta, ovvero con custodia dei veicoli, devono essere riservati gratuitamente ai detentori del contrassegno invalidi almeno 1 posto ogni 50 o frazione di 50 posti disponibili...”. Quindi, si può affermare che l’autoveicolo a servizio di persona disabile, munito del contrassegno in argomento, oltre che sostare negli appositi parcheggi per disabili, può transitare in corsie preferenziali, può accedere nei centri storici, e sostare gratis in aree di parcheggio a pagamento (strisce blu). Nel tuo caso, affermi che esisteva un cartello che riservava la sosta ai veicoli NCC in area delimitata da strisce gialle, che gli spazi destinati alla sosta disabili erano già tutti occupati, e che ti è stata contestata una infrazione perché, tra l’altro, non si desumeva il Comune che ha rilasciato il contrassegno in tuo possesso. Quest’ultima carenza non è passibile di alcuna sanzione, e l’area destinata alla sosta dei veicoli NCC dovrebbe essere riservata ai veicoli in servizio di autonoleggio con conducente, e quindi assimilabile a quella dei Taxi. Perché non hai pensato di rivolgerti al Comando della Polizia Municipale cui appartiene l’agente accertatore per far valere le tue ragioni?


 

 



 


 

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