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Ero in macchina con mio fratello. Ci ha fermato un vigile il quale ha inteso farmi la multa pur avendo io la cintura e non essendo alla guida. Alla mia contestazione suffragata da testimoni (passanti che hanno visto che sganciavo la cintura per scendere) ha risposto che quello era il suo punto di vista. Ora mi chiedo è possibile una simile cosa? Come posso fare per far valere i miei diritti dal momento che ci sono persone pronte a testimoniare?
Come già scritto più volte, quanto verbalizzato dalla Polizia Municipale ha fede privileggiata pertanto, prima di far ricorso al verbale è necessario querelare l'operatore per il reato di falso ideologico che, se trova riscontro, annullerà il verbale in questione. La giurisprudenza sta oramai sempre più distinguendo, per quanto attiene la fede privileggiata, se l'infrazione era dinamica o statica quindi se poteva essere una valutazione dell'operatore. Nel suo caso, da quanto appare, il vigile vi ha fermati e contestato immediatamente l'infrazione costatando de visu se la cintura era indossata quando questa, per legge, lo doveva essere mentre i passanti possono testimoniare che lei l'ha sganciava al moneto di scendere. Tutto ciò per sottolineare quanto sia serio intraprendere un'azione legale di questa portata se non suffragato da prove testimoniali ben definite.
Rosaria Buscia
Settembre 2010